venerdì 26 giugno 2015

L'amicizia è responsabilità.

L' amico, l'amico vero  e' quello di cui ti fidi, a cui racconti le tue esperienze piu' intime, che sa conservare il segreto presso gli altri compagni e gli stessi genitori.

Sue amici costituiscono la prima comunita' , al di fuori della famiglia, in cui e' possibile una vita senza competizione, senza invidia, con sincerita' e l' assoluto rispetto della parola data.

Il rigore morale dell' amicizia e' piu' elevato di quello tra fratelli.
Questi sono costretti a restare in rapporto anche quando sono gelosi e invidiosi.
I fratelli possono litigare, riappacificarsi, litigare di nuovo, senza che il loro rapporto si interrompa definitivamente. Invece l' amicizia e' tenuta insieme dalla moralita' .
Se l' amico viene meno alla parola, tradisce, l' amicizia si rompe per sempre. Anche l' innamoramento al suo sorgere e' meno esigente dell' amicizia. Ci possiamo innamorare di uno sconosciuto, di uno che non ci ama, che ci tratta male, che ci tradisce.
Invece l' amicizia si forma poco per volta sulla base del principio di realta' .

Se uno dei due amici si comporta male l' amicizia svanisce.
Diventati adulti, spinti da necessita' pratiche, ci abituiamo a chiamare "amici" i conoscenti, i colleghi, le persone con cui abbiamo rapporti amichevoli, coloro che ci aiutano o che stimiamo.

E arriviamo a chiamare amici anche coloro che temiamo. Cosi' , un giorno, ci accorgiamo di essere immersi in una serie di relazioni false, inautentiche, ipocrite.

Qualcuno, percio' , dice che l' amicizia non esiste, che e' una illusione, una menzogna. Chi parla in questo modo ha rinunciato a un valore importante. Si e' arreso alla sfiducia, alla diffidenza, alla competizione quotidiana. Ma non e' giusto, non e' bene.

Certo, la vita e' fatta di competizione, di sopraffazione e di ipocrisia. Pero' noi tutti abbiamo un bisogno disperato di relazioni umane pulite, sincere, oneste, fondate sulla fiducia.

E come volete costruirle se non riuscite nemmeno a realizzarle con le persone che conoscete meglio, con i vostri amici?

 Chi non e' capace di essere sincero con un amico, non riuscira' mai a esserlo con gli altri.

 Che vita triste conducono coloro che, non potendosi fidare di nessuno, finiscono per avere solo degli alleati occasionali, dei complici o dei succubi!

 Eppure questo e' il destino di tutti coloro che cercano la sicurezza nel potere. Sono costretti a intrigare, a ingannare, a minacciare, a ricattare e, piu' lo fanno, piu' si sentono a loro volta ingannati, minacciati, in pericolo.

In realta' tutti abbiamo bisogno di amici sinceri, con cui condividere i nostri pensieri sapendo che non lo useranno per danneggiarci.

A cui possiamo confidare le nostre preoccupazioni, i nostri desideri, sicuri che ci aiuteranno.

A tutti e' capitato e capitera' di trovarsi in pericolo, di avere disperatamente bisogno di aiuto per se' o per una persona amata.

In questa situazione chi ti soccorrera' , se non l' amico? Chi correra' quando lo chiami, chi ti dara' conforto, chi restera' al tuo fianco, chi sfidera' i tuoi nemici, chi parlera' in tuo favore, se non l' amico?

Insomma l'amicizia è soprattutto una responsabilità verso l'altro e non solo un'opportunità per diverstirsi

Liberamente tratto da uno scritto di  FRANCESCO ALBERONI

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