martedì 29 dicembre 2015

la sindrome del bianconiglio, la programmazione e la capacità di reazione

Vi ricordate il Bianconiglio, quello che in “Alice nel paese delle meraviglie” é sempre di fretta e al grido di “è tardi, é tardi!” corre senza di fatto sapere precisamente dove?

Conoscete qualcuno che passa giornate in questo modo, di corsa dietro ad impegni vari senza mete ben precise?

Avete presente l'immagine negli uffici di gente che cammina di qua e di là con dei fogli in mano, sempre di fretta, lametandosi che ha da fare e che quando avvicinata da una persona risponde devo andare NON HO TEMPO!!!


ma....
....siamo sicuri che stiano facendo qualcosa di importante e NON solo di urgente?

In effetti a tutti noi capitano giornate “da Bianconiglio”, quando pare che non ci sia mai abbastanza tempo per fare tutto quello che “dobbiamo”. Sono i giorni in cui avvertiamo un senso di urgenza continuo che diventa causa di stress e frustrazione.

Ed é proprio questa la parola chiave: “urgenza”.

Troppo spesso infatti ci facciamo guidare dalla convinzione che per raggiungere i nostri obiettivi dobbiamo per forza correre soltanto dietro a quelle che percepiamo come urgenze.

Si, perché è questa la seconda parola chiave: importanza.E a questo punto bisogna fare una distinzione tra urgenza ed importanza.


Se iniziamo a porci attenzione ci accorgiamo che quando facciamo cose urgenti stiamo facendo spesso cose poco importanti, ovvero cose che difficilmente sono collegate ai nostri obiettivi (va da sé che dobbiamo innanzitutto avere chiari i risultati che vogliamo ottenere).




E’ ovvio che ci capita di dover passare del tempo in cose importanti ed anche urgenti. Questo può essere a causa di estemporaneità e quindi imprevisti, oppure, la maggior parte delle volte, a causa di una pianificazione poco accurata… o addirittura di mancanza di pianificazione!


Certo può capitare l'imprevisto, può capitare di non essere riusciti a predisporre una buona programmazione... ma questo non significa che sia utile saltare da una parte all'altra come il Bianconiglio senza di fatto riuscire ad affrontare il problema e a raggiungere un risultato.

In questo caso scatta la capacità di reazione agli imprevisti che non è altro che la capiscita di riorganizzare la nostra pianificazione ad un nuovo problema che si presenta.
A volte un sano "NO" all'apparente isteria frenetica che contagia i Bianconigli è il metodo migliore per affrontare il problema: permette di riflettere e di valutare correttamente i problemi.

Per sopravvivere alla frenesia può essere utile utilizzare un semplice metodo:

Metodo Eisenhower

Tutte le attività sono valutate secondo quattro criteri:
  • importante e urgente: attività da eseguire al più presto e di persona;
  • importante e non urgente: attività a cui porre una scadenza e da eseguire personalmente;
  • non importante e urgente: attività da delegare se possibile;
  • non importante e non urgente: attività da eliminare.

Riguardo a questo metodo è stata attribuita a Dwight D. Eisenhower la frase: "Ciò che è importante raramente è urgente e ciò che è urgente raramente è importante."






L’obiettivo principale è quello di dedicarsi durante le nostre giornate soprattutto alle attività per noi importanti e NON urgenti, che sono quelle che danno qualità e appagamento alla nostra vita, ovvero quelle che ci consentiranno di raggiungere in modo efficace i nostri obiettivi.

E c’è un indice molto accurato per capire se passiamo abbastanza tempo in attività per noi importanti, si tratta di una semplice domanda da farsi soprattutto alla sera: “mi sento appagato”?

Se la risposta è per la maggior parte delle volte un “sì” vuol dire che stiamo diventando meno “Bianconigli” e che viaggiamo spediti sulla strada verso i nostri obiettivi sia che si tratti di obiettivi lavorativi che di obiettivi della vita privata.

lunedì 21 dicembre 2015

comunicazione e promozione incrociata, primi effetti di #SPID

Ed ecco che a meno di 3 giorni dall'accreditamento iniziano i primi effetti auspicati:
Promozione da parte dei privati dei servizi della pubblica amministrazione.




I link per ora indirizzano meramente ai siti istituzionali e non ai siti di servizio.
A gennaio, si spera, con l'avvio anche dei gestori di servizio la comunicazione diverrà organica.

Il lato positivo è che pare fattibile il nascere di un circolo virtuoso per cui è interesse sia del privato sia  del pubblico che i servizi della PA siano accessibile ed acceduti.

Lo scenario disegnato è il cosidetto Win-Win, uno scenario che le ha struttura e regole tali per cui non esistono vinti, bensì tutti i giocatori vincono.

La Pubbliche Amministrazione vincono sia per la semplificazione legata all'automazione di molti servizi di front office, sia perchè il territorio diviene maggiormente competitico

I privati vincono perchè nel proprio ruolo di gestori di identità sono anche società che fanno business su servizi digitali aggiuntivi, per cui più sono i potenziali utenti che si trasformano in utenti reali maggiori sono i ricavi

Il cittadino vince perchè (finalmente) potrà trovare servizi semplici e funzionanti senza doversi recare agli sportelli o da intemediari con costi sia in termini economici che di tempo.

Spero vinca soprattutto il "Sistema Italia".

Tra 6 mesi potremo misurare i primi effetti.

domenica 20 dicembre 2015

SPID il successo è nella gestione dei 3 livelli

Con grande piacere ieri leggo il comunicato stampa di Agenzia per l'Italia Digitale (AGID) che informa della prossima operatività del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID).

Ho intervistato  persone che conosco sia con un sondaggio in rete (clicca qui per partecipare) sia di persona e ho maturato l'idea che il punto debole e contemporaneamente la chiave di volta di tutto il sistema sia la corretta gestione dei livelli di sicurezza, in termini di semplictà uso della credenziale di accesso e costi da sostenere.
CC by Agid

Il primo livello è in sostanza pari agli attuali PIN/password singoli con cui si accede a vari siti delle pubbliche amministrazioni. Esso è definito adatto ad essere utilizzato solo dove esista “rischio moderato” è a singolo fattore (una sola password o credenziale) e si prevede che sia associato ad attività in cui eventuali danni da uso indebito abbiano basso impatto per cittadino/impresa/pubblica amministrazione.

Il secondo livello è invece definito idoneo a un “rischio ragguardevole” (l’abuso può provocare un danno consistente). Si tratta di una identità a doppia credenziale, simile a quelle che utilizzate in alcuni sistemi di home banking in cui a oltre ad una password è richiesto di inserire il codice proveniente da un dispositivo a chiave variabile (c.d. OTP). Il livello 2 dell’identità digitale non prevede come obbligatorio il rilascio di certificati digitali, previsti invece nel livello 3.

Il terzo livello, obbligatorio dove sussista un rischio molto alto in quanto è l’unico che garantisce con estrema affidabilità anche l’identità del titolare, accertata durante l’identificazione, prevede la verifica di due fattori (credenziali) basati su certificati digitali e chiavi private su dispositivi conformi ai requisiti di sicurezza delle norme comunitarie sulla firma digitale.

Il rischio

Ho intervistato  persone che conosco sia con un sondaggio in rete (clicca qui per partecipare) sia di persona e ho maturato l'idea che il punto debole e contemporaneamente la chiave di volta di tutto il sistema sia la corretta gestione dei livelli di sicurezza, in termini di semplictà uso della credenziale di accesso e costi da sostenere.

Il terzo livello permette l'accesso a tutti i servizi per cui un utente ha diritto e voglio focalizzarmi su questo.

Il livello massimo  viene indicato dalla stessa AGID  come uso di una smart card o di un token usb, con conseguente installazione  di driver, configurazione della postazione di lavoro e non semplice (per non dire improbabile) utilizzo su mobile.

Inoltre mentre le credenziali di livello 1 e 2 saranno gratuite per almeno 24 mesi la credenziale di livello 3 deve essere acquistata con costi minimi di mercato che oggi sono di circa 30 euro iniziali per un servizio di tre anni.


A livello pratico immaginando la normale vita di un cittadino nei confronti della pubblica amministrazione il livello 1 non è utilizzabile per presentare istanze o leggere i propri dati.
Ipotizziamo i servizi più frequentemente utilizzati da una famiglia:
  • Agenzia delle entrate e siti comunali per le imposte
  • Inps per il cedolino dello stipendio
  • Servizi delle regioni per quanto riguarda la sanità ordinaria.
  • Servizi di iscrizione a scuola
CC by AGID
Leggendo le linee guida di AGID (appendice A) parrebbe che almeno i servizi sanitari (che trattano dati ovviamente sensibili) oltre i servizi di iscrizione a scuola possono essere acceduti esclusivamente con un livello SPID 3.

Se questa interpretazione fosse esatta si porrebbe immediatamente una difficoltà al successo del progetto: le famiglie sarebbero agevolate, ma dovrebbero addossarsi costi di acquisto già in fase iniziale oltre che scontrarsi contro le difficoltà di installazione di un lettore di smart card o di una USB device, difficoltà che ha proprio portato alla nascita di SPID come sistema alternativo (e non sostitutivo!) alla Carta Nazionale dei Servizi oggi emessa a tutta la cittadinanza come Tessera sanitaria.

La soluzione

Però lo spazio per intervenire ed evitare questa criticità esiste: infatti I gestori di identità non sono strettamente vincolati ad emettere Smart Card o token USB device, bensì possono proporre soluzioni diverse così come già fatto per la firma digitale remota.
In questo caso il titolare di firma può utilizzare i dispositivi crittografici detenuto dal gestore del servizio stesso facendosi riconoscere con strumenti simili per l'utilizzatore a quelli previsti dal livello SPID 2.
Inoltre sempre nelle linee guida si legge che AGID "al  fine di rendere omogenei i LoA associati ai servizi su tutto il territorio nazionale, promuove e  pubblica,  nella  sezione  SPID  del  proprio sito istituzionale il  LoA  da  associare alle  categorie  di servizi che presentano carattere di omogeneità". 
E' quindi ipotizzabile che nella pubblicazione a cura di AGID si trovi che l'accesso ai propri dati, inclusi i sensibili, di maggior interesse per il pubblico  possa avvenire con livello 2.

Personalmente auspico che servizi di accesso alla lettura dei propri dati (anche sensibili) possa avvenire da parte del cittadino utilizzando una credenziale di tipo SPID  2  ossia gratuita e "semplice", mentre la sicurezza generale del sistema può essere garantita  tramite accorgimenti tecnici come l'analisi di accessi sospetti quali accessi da postazioni territorialmente incompatibili (un soggetto non può trovarsi a distanza di pochi minuti in Italia ed in Cina!) o postazioni che accedono in pochi secondi con  più identitità


Ringraziamenti

E' doveroso un ringraziamento a tutti coloro che hanno lavorato per raggiungere in tempi celeri questo risultato, personale di AGID, consulenti e consiglieri, personale tecnico dei futuri gestori delle identità e dei servizi oltre a chi, non tecnico, ha sostenuto il progetto.

venerdì 18 dicembre 2015

#Livorno #vela e #TELETHON donati € 950 #nonmiarrendo

18/12/2015: TELETHON, DESIDERIO DI PARTECIPARE
La Lega Navale Italiana, Sezione di Livorno, rispettosa ed orgogliosa del proprio ruolo sociale, anche questo anno ha organizzato la classica veleggiata finalizzata alla raccolta di fondi in favore di “Telethon”, la staffetta nazionale in favore della ricerca in campo medico.

Abbinare il divertimento, la vela, un gioco leale e puro, al sostegno in favore dei più deboli, si è rivelato un binomio efficace; ancora una volta, anzi ancor di più.
L’incremento nel numero delle iscrizioni è stata prova evidente della volontà di partecipare al progetto. La partenza era originariamente fissata per Sabato 12, con il record assoluto di 21 barche iscritte; di queste “Baba Yaga”, “Punto e Basta” (barca giuria) e “Profumo di Mare” non avrebbero potuto comunque presentarsi alla partenza, ma i loro proprietari, rispettivamente Filippo Murina, Fabio Burchielli e Milo Chiarugi, con una bella prova di generosità, le avevano egualmente iscritte per contribuire alla raccolta fondi.

Pronti all’imbarco, anche 5 studenti dell’istituto nautico “Cappellini”. Sabato, poi, l’organizzazione curata dal nostro Direttore Sportivo Fabio Burchielli e dal sempre più giovane ed entusiasta Luigi Rocchi, giudice della veleggiata, si è vista costretta a rimandare l’evento; il mare formato ed il vento da WSW consigliavano di orientarci per il giorno di recupero previsto, il 13.

La Domenica, vento da SSW, intorno ai 15 nodi, alla partenza si schierano 9 delle barche iscritte; c’è un po’ di delusione per le defezioni, ma certamente le comprendiamo; i Soci e gli Amici che erano disponibili per il giorno precedente, devono ora fare il conto con altre esigenze, per lo più familiari. L’effetto, con 21 barche, sarebbe stato certamente di maggiore impatto ma siamo egualmente soddisfatti perché gli assenti hanno egualmente contribuito alla raccolta fondi, il primo nostro obiettivo.

La regata, si rivela molto veloce, esaurendosi in appena 1 h e 40’, in tempo per rientrare in porto ed organizzare la classica spaghettata a bordo (su una barca si sono addirittura contati 16 coperti e tanta allegria).

Da segnalare Gabriele Migani che, con la sua “Emma II”, ha regatato da solo arrivando addirittura 3° nella classifica generale. Una bella “lotta” c’è poi stata tra “Mamola” di Luca Manzini e “Thin So” di Luigi Massignan per l’assegnazione del premio speciale al regatante più giovane. Ha vinto Niccolò, 9 anni figlio di Luigi, battendo ai punti Paolo, 11 anni, figlio di Luca. ”Mamola” si è comunque aggiudicata l’altro premio speciale per la barca più vecchia (1969), terminando poi 4° in overall.

Oltre ai ringraziamenti ai gommonauti posaboe Angelo Detommaso e Vincenzo Diprizio, che se non si bagnano non si divertono, un’altra menzione particolare va ad Ugo Bianchi che con la storica “Miranda VI” è arrivato, di gran carriera da Marina di Pisa, appena appena in tempo per schierarsi sulla linea di partenza, terminando poi 5° assoluto.

La premiazione al ristorante “Andana degli Anelli” (grazie Mauro) con le coppe offerte da BNL, ente collettore delle sottoscrizioni, cui verrà nei prossimi giorni riversata la somma di € 950. Un grazie sincero e sentito a TUTTI, con appuntamento al 16 di Gennaio 2016 per il recupero della 2°edizione della veleggiata “Controvento”, organizzata da LNI Livorno e CNL sul tema purtroppo attuale della violenza sulle donne.

giovedì 17 dicembre 2015

Primi Risultati Sondaggio sul desiderata dai servizi della PA


Tre semplici domande che dopo solo 24 oreiniziano ad avere un numero considerevole di risposte.


La quasi totalità di chi ha risposto  indica  "bellissimo" poter  "Accedere ai servizi della PA con la facilità con cui si accede all'home banking"
  fino a qui è confermata la necessità a cui si vuole rispondere con il futuro Sistema Pubblico di Identità digitale (SPID).

Riguardo invece la possibilità di accedere tramite smartphone o altro dispositivo mobile ai servizi pubblici solo circa un terzo dei partecipanti esprime un forte bisogno.
La metà di chi ha risposto invece ritiene utile (ma non essenziale) poter accedere ai servizi della pubblica amministrazione  dai cosidetti PDA.
Per una persona su sei invece non è utile investire su questo fronte.

Il dato più interessante riguarda invece quanto sono disposti a pagare i nostri concittadini per avere un servizio che ricordi loro le scadenze in modo personalizzato.
Mentre un terzo dei partecipanti non è disposto a spendere nulla la maggioranza è disposta a spendere dal 5 a 10 euro all'anno per il servizio in questione.
Considerando che l'abbonamento annuo ad uno dei servizi di messaggistica istantanea più diffuso e vincente costa "solo" 90 centesimi di euro credo che ci sia ampio margine di sviluppo di nusiness sull'argomento.

martedì 15 dicembre 2015

MAPPA della Anagrafe Unica Digitale: partiti i primi due Comuni #italiait #Pisa #Prato# #PoggioACaiano #Arezzo #Semproiano in arrivo per marzo



Roma, 14 dicembre 2015
È partita oggi la fase di attuazione dell’Anagrafe Nazionale della
Popolazione  Residente (ANPR) per i primi due comuni pilota del progetto.
Le città di Cesena (97.131 abitanti) e Bagnacavallo (16.724 abitanti), dopo aver completato il  processo di bonifica dei dati presenti fino ad oggi nelle singole anagrafiche comunali, hanno  concluso e portato a termine il percorso di migrazione nella nuova anagrafe centrale.

La transizione proseguirà nei primi mesi del 2016 con il subentro degli altri 25 comuni che  hanno partecipato alla fase di sperimentazione, per un totale di circa 6,5 milioni di cittadini  coinvolti.

Martedì 15 dicembre, durante la riunione del gruppo di lavoro con i comuni pilota  si definiranno tempistiche e modalità dettagliate di subentro che termineranno entro marzo  2016.

Le città di Milano e Roma per via della notevole quantità di dati pur avendo partecipato alla  fase sperimentazione completeranno il subentro nella seconda metà del 2016.
Sulla base di questa prima fase di attuazione proseguirà la diffusione per tutti gli altri comuni  italiani grazie ad un cronoprogramma che prevede il totale completamento del processo  entro la fine del 2016.
L’anagrafe unica, una volta a regime, consentirà piena interoperabilità e standardizzazione  dei  dati  anagrafici  nazionali  e  permetterà  il  passaggio  dalle  oltre  8000  banche  dati  anagrafiche  dei comuni ad un’unica banca dati centralizzata elevando l'accuratezza dei  risultati ed evitando l'oneroso  mantenimento delle banche dati proprietarie

I criteri per l'interoperabilità e la standardizzazione dei dati alla base dell'anagrafe unica, oltre ad  uniformare  l’erogazione  e  la  fruibilità  dei  servizi  anagrafici  digitali  su  tutto  il  territorio,  permetteranno alle amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi che gestiscono banche  dati  di  rilevanza nazionale,  di  acquisire  informazioni  consultando  unicamente
l' ANPR.
L’  ANPR è istituita presso il Ministero dell’Interno , referente del progetto a cui partecipano  l’ Anci in rappresentanza dei Comuni che mantengono la titolarità dei propri dati, la Sogei in  qualità di partner tecnologico e AgID con il ruolo di coordinamento delle attività dei progetti  del piano strategico crescita digitale e di supporto al Ministero degli Interni e al Dipartimento della Funzione Pubblica per la diffusione del sistema su tutte le  amministrazioni

Comuni Pilota
Anzola dell'Emilia - Bologna - 12.227
Arezzo -Arezzo -99.232
Avellino - Avellino - 54.706
Bagnacavallo - Ravenna - 16.724
Barletta Andria Barletta e Trani 94.903
Busca Cuneo 10.220
Cesena Forlì Cesena 97.131
Cittanova Reggio  Calabria 10.365
Faenza Ravenna 58.869
Fiumicino Roma 74.855
Lecco Lecco 47.240
Milano (*) Milano 1.324.169
Pisa Pisa 88.627
Poggio a Caiano Prato 10.019
Potenza Picena Macerata  16.030
Prato Prato 191.268
Roccabianca Parma 3.076
Roma (*) Roma 2.863.322
Salerno Salerno 113.885
Sant'Eufemia d'Aspromonte Reggio Calabria 4.147
Semproniano Grosseto 1.112
Taormina Messina 11.050
Teramo Teramo 54.716
Torino Torino 902.137
Treia Macerata 9.596
Udine Udine  99.528
Venezia Venezia 264.534

venerdì 11 dicembre 2015

iniziamo a parlare di ˙italia˙it



 ˙italia˙it
Nuovo hashtag
#italiait


Mi viene fatto notare che nel mio commento ad italian digital day, non ho fatto alcun riferimento alla presentazione del "Piano per l'Italia Digitale del Governo Italiano"
Non me ne vogliano tutti coloro che hanno lavorato sul piano che è di ampio respiro e di cui ripropongo la presentazione


Continuando il "pagellino" del post precedenteposso esprimere un giudizio personale e senza alcuna pretesa su alcuni aspetti:

Comunicazione: 7½, devo premettere che non è facile sintetizzare e trasmettere concetti di livello "visione".
La grafica e le parole sono state semplici,chiare ed incisive, purtroppo una visione di così ampio respiro necessita di ben più di alcuni minuti per essere illustrata e qualche giorno er essere metabolizzata (almeno dal sottoscritto).
Considerando che è qualche tempo che i rumors anticipavano i temi sono stato forse avvantaggiato.
Se mi posso permettere un consiglio sarebbe utile espandere la comunicazione su vari piani e in diverse profondità illustrando l'ecosistema da varie angolature.
Posso ad esempio intuire il perchè si vogliano facilitare la crescita di nuove imprese innovative, ma non comprendo il ruolo che avranno le attuali imprese innovative nell'ecosistema che costituisce la visione del progetto stesso.

Completezza: 8, il piano propone azioni su vari fronti e su piani diversi che interagiscono tra loro.
Ad esempio più competenze digitali per essere fruitori di servizi che utilizzano le infrastrutture (fisiche e non) utili anche ad abbatere i costi e massimizzare il numero dei possibili clienti di nuove imprese innovatice le quali.... e così via...

I contenuti e la visione: purtroppo so di essere in grado di esprimere una valutazione.
Di massima sono concorde al sentimento che vi sta dietro, adesso è il momento di trovare la strategia giusta di attuazione che si scontra con modelli mentali, regole amministrative, tempi di attuazione ed un'inerzia di fondo che non aiuta.
Sarà ben difficile decidere se e quali saranno le sanzioni per le PA che non si adeguano nei tempi utili, al pari non è facile individuare la necessità di aiuto laddove le competenze mancano.

Ad oggi sono 2 i progetti che si affacciano alla prova della  fase operativa: SPID e designer˙italia˙it (notare il punto in alto).

Di certo anche questa è una buona occasione per uscire dalle retrovie delle classifiche europee riguardo il livello di diffusione e di utilizzo degli strumenti digitali, personalmente voglio scommetervi ancora una volta.

Quello che è certo è che si tratta di qualcodsa di grande e che riguarda tutti noi.
Il mio invito è:

Iniziamo, ognuno nel proprio  modo diverso ed unico, a parlarne, a comprendere la visione e a commentarla, dare un suggerimento, far emergere una possibile zona di miglioramento fare domande.
Sono certo che potrebbe essere cosa utile per tutti.

Quindi propongo un hashtag per identificare l'argomento 

#italiait

Buon week end a tutti i lettori della blogsfera

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