mercoledì 20 febbraio 2013

Open Data Day - 22/02/13 Navacchio



Nel mese di dicembre 2012 i Sindaci dei Comuni dell'area Pisana hanno sottoscritto un protocollo d'intesa per la pubblicazione e il riutilizzo dei dati e delle informazioni delle amministrazioni.

Nell'ambito del protocollo i comuni si sono impegnati ad accrescere la cultura dei dati aperti (open data:http://it.wikipedia.org/wiki/Dati_aperti) ed a selezionare progressivamente i dati da pubblicare utilizzando il portale regionalehttp://dati.toscana.it/ lanciato come sperimentazione nel corso dell'estate del 2012 (evitando quindi spese per le singole amministrazioni e valorizzando un investimento già sostenuto da Regione Toscana).

Nella logica definita all'interno del protocollo d'intesa, i comuni intendono quindi proseguire lo sviluppo di una politica condivisa di gestione degli open data organizzando un evento divulgativo sul tema in occasione della giornata internazionale dedicata agli open data (http://opendataday.it/); l'evento è destinato, in primo luogo, agli amministratori ed ai consiglieri comunali pisani e toscani ma è aperto anche ai cittadini, ai ricercatori ed alle imprese.

L'evento pisano si svolgerà il 22 febbraio, in anticipo sulla data ufficiale, ed avrà luogo presso l’auditorium del Polo Tecnologico di Navacchio (PI), che ha offerto la disponibilità per il supporto logistico dell’evento in collaborazione con il neo-costituito cluster Open Source / Open Data del Polo di Innovazione toscano dell'ICT.

Il programma dell'iniziativa (in aggiornamento su http://wiki.opendataday.org/Pisa2013):
· 9,30 Registrazione – Apertura e chiusura dell giornata a cura del Sindaco di Pisa, Marco Filippeschi e del Sindaco di Cascina, Alessio Antonelli
· 10,30 Introduzione scenario open data, Flavia Marzano (Stati Generali dell’Innovazione)
· 10,50 Gli open data nel quadro normativo italiano - Chiara Pasquinelli (Università di Pisa)
· 11,10 Vision e prospettive in Italia - Lorenzo Benussi (MIUR) - In videoconferenza
· 11,50 Il punto di vista della Regione Toscana - Laura Castellani (Regione Toscana)
· 12,10 L'esperienza del Comune di Firenze sui dati aperti - Giovanni Menduni (Comune di Firenze)
· 12,30 Dati aperti come volano per lo sviluppo, il ruolo delle imprese - Stefano Pampaloni (Polo di Innovazione ICT - Cluster Open Source / Open Data)
· 12,50 Presentazione del Libro Bianco per il riutilizzo dell'informazione del settore pubblico - Francesca Di Donato (Linked Open Data Italia)
· Dibattito, domande e conclusioni

martedì 19 febbraio 2013

Croce Rossa IncontraGiovani Arezzo

Sesto appuntamento dell'iniziativa IncontraGiovani per conoscere meglio le realtà che operano nel territorio e che offrono servizi e opportunità anche ai giovani.
L'incontro di febbraio è stato organizzato giovedì 21 alle ore 16.30 presso Informagiovani.
Protagonista sarà la Croce Rossa Italiana con i volontari del Comitato Provinciale di Arezzo che mostreranno alcune manovre di primo soccorso utilizzabili da tutti in modo sicuro e daranno alcuni consigli su come gestire il panico in attesa degli aiuti professionali.

I volontari mostreranno tecniche di BLS laico (Basic Life Support, manovre possibili anche per i non addetti ai lavori), disostruzione pediatrica/lattante.
Con i truccatori e simulatori della Croce Rossa che hanno svolto specifici corsi di formazione per apprendere tecniche di trucco e di recitazione da utilizzare in simulazioni di patologie cliniche e scenari di macroemergenze.(cit.http:// www.critoscana.it, simuleranno le manovre su di un traumatizzato, su di un cardiopatico o su qualcuno colpito da crisi epilettica o da attacco di panico. Inoltre daranno consigli sul come gestire al meglio una chiamata al 118. Durante l'incontro presenteranno anche le attività del Comitato CRI di Arezzo.

Informazioni relative all'iniziativa presso InformaGiovani Arezzo di piazza Sant'Agostino 8, aperto dal lunedì al sabato dalle 11 alle 13 e dalle 14 alle 19. Il sabato sera apertura anche dalle 22 a 24.30
Tel. 0575 377 868
Numero Verde 800 013156
informagiovani@comune.arezzo.it
FaceBook: InformaGiovani di Arezzo

Usare la tessera sanitaria al computer in Biblioteca

Se si vuole utilizzare la TESSERA SANITARIA,  dopo averla abilitata e aver avuto il Codice PIN, basta recarsi presso le biblioteche indicate di seguito.
Il personale aiuterà a capire:


  • come si scarica il software per gestire il lettore di  smart-card da casa
  • come si entra nelle diverse banche dati e nei  servizi regionali connessi alla tessera
  • come si naviga nella rete per utilizzare i servizi nazionali disponibili

I servizi per cui il personale offre supporto sono variegati, eccone alcuni:

FASCICOLO SANITARIO

Il cittadino può consultare, anche se non retroatti-vamente, le informazioni relative a ricoveri ospe-dalieri, farmaci, esenzioni, pronto soccorso, labo-ratorio analisi.
 

ISEE

Attraverso il portale INPS il cittadino può calcolare  e stampare i dati relativi al proprio ISEE.
 

FASCIA DI ESENZIONE TICKET

Il servizio permette di consultare e stampare l’attestato della propria posizione rispetto al ticket in
base al reddito.
 

FASCICOLO INPS

È possibile accedere al proprio cassetto previdenziale e controllare la posizione assicurativa e l’e-stratto conto previdenziale. Inoltre si possono controllare lo stato delle pensioni e dei CUD, la propria
posizione nei confronti di Equitalia, avviare le pratiche per il riscatto della laurea e fare segnalazioni.
 

PROCESSI CIVILI

I cittadini possono avere accesso ai procedimen-ti civili in corso a seguire l’iter dei propri fascicoli
(almeno per i tribunali che sono attivi sul portale).


AP@CI

Il cittadino può comunicare via web con la Pubblica Amministrazione, spedire documenti, controllare se sono stati consegnati, ricevere comunicazioni dalla Pubblica Amministrazione e scrivere a questa sia come privato cittadino sia come rappresentante d’impresa.


SUAP

Ogni cittadino può controllare lo stato delle pratiche inviate alla Pubblica Amministrazione, relative alla propria impresa.


IMPRESA.GOV

Il cittadino può consultare la piattaforma La mia scrivania e gestire dati e pratiche relative alla propria impresa, oltre alle eventuali subdeleghe.


per info complete è possibile scaricare il depliant 




Installazione lettori smartcard carta sanitaria Toscana




Una utilissima guida reperibile su you tube per installazione  dei lettori di smart card per l'uso della Tessera Sanitaria - Carta nazionale dei Servizi, Toscana

un Ringraziamento a





sabato 16 febbraio 2013

Catalogo Open Source di Regione Toscana



 
La Piattaforma per lo Sviluppo e Rilascio di Componenti Software di Regione Toscana nasce con l'obiettivo di standardizzare il processo di sviluppo e rilascio di progetti Open Source ad uso della Community di utenti di Regione.

La Piattaforma contiene il catalogo delle soluzioni Open Source adottate da Regione Toscana e mette a disposizione un insieme di strumenti di collaborazione per la realizzazione di nuovi elementi da aggiungere al catalogo. 

http://oscat.rete.toscana.it/

ATTI GIUDIZIARI CONSULTABILI CON LA CARTA SANITARIA ELETTRONICA


Tutti i cittadini toscani possono consultare gli atti giudiziari che li riguardano, sentenze comprese, attraverso la carta sanitaria elettronica, una novità annunciata dal presidente della Corte di Appello di Firenze Fabio Massimo Drago con il governatore Enrico Rossi.

 

La notizia:

 Tutti i cittadini toscani che hanno attivato la tessera possono accedere direttamente ai fascicoli dei processi civili che li coinvolgono.
Collegandosi al Portale della Giustizia in Toscana è possibile trovare "a portata di link" memorie, verbali d'udienza e tutte le annotazioni inserite a margine di un procedimento.
Questo progetto nasce con l’obiettivo di aiutare i cittadini, che hanno procedimenti civili, a seguire l’iter dei fascicoli a loro intestati.
Oltre a restituire al cittadino la possibilità di accedere comodamente ai documenti e alle informazioni che lo riguardano, viene migliorato il rapporto cliente-avvocato: infatti questo strumento aumenta la trasparenza e di conseguenza la fiducia che i clienti ripongono nei professionisti.

per maggiori informazioni:

La fiducia

"Trattandosi di un rapporto basato sulla fiducia, l’avvocato ha il dovere di informare il suo cliente sugli sviluppi del procedimento o dell’affare da lui curato: anche una sentenza della Corte di Cassazione (la n. 3958 del 13 dicembre 1969) lo ha stabilito, considerando responsabile il professionista che omette di adempiere a tali obblighi di informazione. "

Personalmente credo che correttezza vorrebbe che l’avvocato provvedesse ad informare, non solo verbalmente ma anche e soprattutto per iscritto, il proprio cliente dell’esito di un’udienza o di una trattativa. 

Il servizio Portale della Giustizia in Toscana  permette al cliente di accedere direttamente ai verbali d'udienza e quindi di poter avere notizia di quanto è stato registrato e quindi può verificare se quanto ha compreso di ciò che l'avvocato ha riferito corrisponde a quanto è stato registrato agli atti.

Personalemente mi sono dovuto rivolgere ad alcuni avvocati e ho trovato diversi approcci con il cliente,  nella mia prima esperienza ho trovato profesionista che una volta avuto il mandato non ha fornitito altre informazioni fino al sollecito del cliente (atteggiamente che da clente non ho apprezzato)

In un altro caso mi sono imbattutto in uno studio associato dove il "giovane di studio" mi inviava sms per comunicare che potevo ritirare copia del verbale d'udienza insieme alle note su come l'avvocato "dominus" intendeva procedere oppure una richiesta di incontro per decidere insieme quali azioni intraprendere.


Cosa ne pensano gli avvocati e i clienti?

Gradirei che avvocati e clienti commentassero sulla notizia sulle potenzialità e  sui rischi (possono esitere anche dei rischi a mio modesto avviso)  di questa possibilità che nasce orientata alla trasparenza.

A voi la parola

Stretta la foglia larga la via dite la vostra che ho detto la mia

Informatica e Semplificazione - notifica preliminare di cantiere

Edilizia = Burocrazia?



Oggi, in toscana però un po' del peso della burocrazia pare essere stato sollevato dalle schiene dei cittadini e degli imprenditori... almento per quanto riguarda le notifiche preliminari.

Le notifiche preliminari sono lo strumento che la normativa individua per la comunicazione agli organi di vigilanza in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro della prossima apertura di un cantiere dove si effettuano  lavori edili o di ingegneria civile ( art 99 D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81).

Fino a ieri i committenti, pubblici e privati, effettuavano  la comunicazione della notifica preliminare in modalità tradizionale (invio cartaceo di raccomandata RR)  alla ASL, alla Direzione Provinciale del Lavoro, al Comune, e, dove previsto da specifica norma, alla Cassa Edile, all’INAIL e/o all’INPSCon il progetto di realizzazione del Sistema Informativo Sanitario della Prevenzione Collettiva


Da qualche mese in Toscana utilizzando la Tessera Sanitaria - Carta Nazionale dei Servizi   è possibile inviare per via Telematica contemporaneamente, a costo zero, comodamente dal PC dell' ufficio o  di  una notifica a tutti i soggetti istituzionalmente coinvolti (ASL, DPL, Comuni, INAIL, SITAT, INPS….).


Grazie alla gestione informaticcaza il risparmio (sia economico che di tempo) appere enorme infatti:  “la trasmissione dei contenuti delle notifiche, presenti sulla Banca Dati Regionale, ai soggetti che la norma individua come destinatari della notifica assolve il committente o il responsabile dei lavori da ulteriori specifiche comunicazioni agli stessi soggetti in ottemperanza alle disposizioni e alle norme sulla  semplificazione, interoperabilità e trasparenza riportate in premessa”

Per maggiori info:



giovedì 14 febbraio 2013

Croce Rossa Siciliana Amministrazione trasparente

La Croce Rossa con due anime, quella di ente pubblico e quella di associazione di volontariato...
Sempre la Croce Rossa amata da molti e da  molti criticata per le ingerenze della politica o di "poteri" diversi...

All'interno di questa meravigliosa organizzazione vedo due diversi movimenti, il primo che considera i soci, i volontari i dipendenti, e la comunità in generale e tutti gli stakeholders come soggetti terzi che non hanno diritto di conoscere, di sapere, di essere informati.
E' il lato meno nobile che emerge dal comportamento e dalle scelte della classe dirigente della  Società Nazionale italiana di Croce Rossa... Quella classe "dirigenziale" composta si da volontari non retribuiti, ma anche da Volontari che ricoprono il ruolo di presidenti Provinciali o regionali da decenni.

Epocale è stato ad esempio il risultato delle elezioni in alcune regioni e province nel quale la storica presidenza non è stata rinnovata... 
Epocale anche e soprattutto le scelte effettuate in Sicilia dal neo Presidente Regionale avv. Rosario Valastro.

Ed è di questo secondo "movimento" più silenzioso, pratico, apparentemente lento che voglio parlare e riflettere insieme alla blogsfera.

Sul sito del comitato regionale CRI Sicilia  appaiono le prime Ordinanze Presidenziali   e sulla prima ordinanza si trova scritto qualcosa che, ormai deluso da anni di assenza di trasparenza, mi ha colpito:

Tutte le Ordinanze approvate dal Presidente Regionale sono pubblicate sull’Albo pretorio del sito web, all’interno della sezione “Amministrazione trasparente”, fatti salvi i diritti di riservatezza di cui alla legge vigente nonché le linee guida emanate dal Comitato Centrale C.R.I. nel caso di presenza di dati sensibili.
 
All’interno del sito web è resa pubblica, e così verificabile, tutta l’attività del Presidente
Regionale e dei suoi Delegati e Referenti
.

Rosario ed io ci siamo conosciuti in questi anni, credo di poter affermare che godiamo di stima reciproca anche se talvolta ci siamo confrontati anche con forza sulle nostre idee diverse.

Bhè non c'è che dire, la volontà di essere trasparente e l'invito implicito a verificare l'attività del presidente sia da parte dei soci, sia da parte di tutta comunità è semplicemente preziosa in un  momento di diffusa sfiducia nell'ente da parte dei molti Volontari e Dipendenti.

La trasparenza è solo uno dei  pilastri per ricostruire un'associazione ben radicata sul territorio, ma è pur sempre un primo importante passo.

Come vorrei che altri Presidenti fossero così coraggiosi e trasparenti...



martedì 5 febbraio 2013

Esempio di progetto:"Bridge the language gaps in relieving suffers"

Scheda sintetica di progetto
"Bridge the language gaps in relieving suffers"

Soccorrere andando oltre le difficoltà della lingua

A volte possono essere un po' difficili da compilare,sicuramente è faticoso....
Nonostante questo l'aver compilato una scheda sintetica di progetto può essere la differenza tra riuscire e non riuscire in un'impresa: realizzare qualcosa di nuovo

La scheda sintetica di progetto è un documento volto a rappresentare in ottica prospettica quello che vogliamo fare , come lo vogliamo fare in auli tempi e con quali risorse.
L'aver fissato dei punti fermi da raggiungere ci permetterà di comprendere se stiamo "navigando" nella direzione desiderata oppure se è necessario un correttivo.

Una scheda di progetto tipica dovrebbe contenerealcune informazioni base:
  • Un titolo e uno slogan che rendano immediatamente l'idea dell'obiettivo
  • Il contesto, una breve descrizione del mondo nel quale vogliamo operare.
  • L'esigenza che ci ha portato a proporre un progetto di attività
  • Gli  obiettivi che ci si pone
  • Il tempo di realizzazione  del progetto (o almeno del progetto pilota)
  • I beneficiari principali e secondari (indiretti) del progetto stesso
  • Le attività che vogliamo mettere in essere per rispondere all'esigenza
  • Il come vogliamo realizzarle (strategia)
  • I risultati attesi e i misuratori di risultato
  • Il budget e i partner nel progetto

A partire dall'idea pubblicata nel mio ultimo post "soccorrere chi non parla italiano" ho provato a realizzare la prima bozza della scheda di progetto.

La propongo alla blogsfera per suggerimenti, consigli e anche, perchè no?, qualche critica

Languages Vademecum

(Bridge the language gaps in relieving suffers)

Contesto

Popolazione straniera nell'UE

(Fonte eurostat)
Il numero totale di stranieri (individui che non sono cittadini del paese in cui risiedono) dimoranti nel territorio di uno Stato membro dell'UE alla data del 1° gennaio 2010 era di 32,5 milioni di persone, pari al 6,5 % della popolazione dell'UE-27. Più di un terzo (12,3 milioni di persone in totale) di tutti gli stranieri che risiedevano nell'UE-27 al 1° gennaio 2010 era costituito da cittadini di un altro Stato membro dell'UE.
In termini assoluti, il numero più elevato di stranieri residenti nell'UE si registra in Germania (7,1 milioni di persone al 1° gennaio 2010), Spagna (5,7 milioni), Regno Unito (4,4 milioni), Italia (4,2 milioni) e Francia (3,8 milioni). Gli stranieri residenti in questi cinque Stati membri rappresentano complessivamente il 77,4 % del totale di stranieri nell'UE-27, mentre gli stessi cinque Stati membri hanno una quota del 62,8 % dell'intera popolazione dell'UE-27. In termini relativi, lo Stato membro dell'UE con la quota più elevata di stranieri è il Lussemburgo, dove essi rappresentavano all'inizio del 2010 il 43,0 % del totale della popolazione. Gli stranieri residenti in Lussemburgo sono in grande maggioranza (86,3 %) cittadini di altri Stati membri dell'UE. Alla data del 1° gennaio 2010, una quota elevata di stranieri (il 10 % o più della popolazione residente) era registrata anche in Lettonia, Cipro, Estonia, Spagna e Austria.
Nella maggior parte degli Stati membri gli stranieri sono in maggioranza cittadini di paesi non membri dell'UE (paesi terzi). All'inizio del 2010 i cittadini di altri Stati membri dell'UE rappresentavano invece la maggioranza degli stranieri in Lussemburgo, Irlanda, Belgio, Slovacchia, Cipro e Ungheria. Nel caso della Lettonia e dell'Estonia, la quota di cittadini di paesi terzi è particolarmente elevata per effetto dell'alto numero di stranieri riconosciuti: si tratta principalmente di cittadini dell'ex Unione sovietica che sono permanentemente residenti in tali paesi senza aver acquisito la cittadinanza lettone/estone o un'altra cittadinanza.
Quanto alla distribuzione per continente di origine degli stranieri di paesi terzi che risiedono nell'UE, la quota più elevata (36,5 %) è costituita da cittadini di un paese europeo non membro dell'UE-27. In totale essi sono 7,2 milioni, di cui più della metà provenienti da Turchia, Albania e Ucraina. Seguono poi gli stranieri provenienti dall'Africa (25,2 %), dall'Asia (20,9 %), dalle Americhe (16,4 %) e dall'Oceania (0,9 %). Più della metà dei cittadini di paesi africani residenti nell'UE proviene da paesi dell'Africa settentrionale, spesso Marocco o Algeria. Molti degli stranieri di origine asiatica residenti nell'UE provengono dall'Asia meridionale o orientale, in particolare da India o Cina. I cittadini di Ecuador, Brasile e Colombia costituiscono la quota più elevata di stranieri di origine americana residenti nell'UE.

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